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Per i professionisti del turnaround è in arrivo un sistema di certificazione e riconoscimento dell’attività.
Si chiama progetto di certificazione Ictp (Italian Certified Turnaround
Professional) ed è dedicato ai soggetti che abbiano maturato un’esperienza significativa nel settore. L’obiettivo è quello stabilire delle linee guida precise e chiare, identificare delle best practice e offrire un servizio a loro e alle istituzioni.
A lanciarlo è l’associazione Tma – Turnaround Management Association.
Costituita nel 1988 negli Stati Uniti, l’associazione non profit internazionale conta oltre 10mila membri nel mondo ed è la più grande associazione internazionale focalizzata sulla ristrutturazione e il turnaround d’impresa.
Tma Italia è nata invece nell’aprile 2008 con lo scopo di mettere in contatto istituzioni e professionisti che operano a vario titolo e con diverse specializzazioni nell’ambito della ristrutturazione e del rilancio di impresa quali avvocati, esperti contabili, advisor finanziari, investitori, commercialisti e revisori dei conti, nonché manager con esperienza di gestione all’interno di aziende in crisi.
Al momento nell’associazione italiana ci sono circa un centinaio di associati ma l’obiettivo è crescere in modo significativo anche grazie alle iniziative recentemente avviate, fra i quali appunto la certificazione Ictp.
L’idea nasce con le novità introdotte dal nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza che porteranno inevitabilmente a un aumento della domanda di professionisti esperti nella gestione e nella prevenzione della crisi d’impresa. Ad esempio, i professionisti chiamati nel collegio di esperti degli Ocri – organismi di composizione della crisi d’impresa svolgeranno un ruolo davvero delicato poiché tale organismo andrà a inserirsi in un contesto di funzionamento aziendale con la finalità della salvaguardia di valore dell’impresa e della continuità e non della liquidazione (giudiziale o meno).
Pertanto, un ruolo che dovrà essere svolto da figure professionali esperte e competenti in ambito di gestione e turnaround.
A livello generale, la professionalità che si propone di certificare Tma va oltre al ruolo degli esperti Ocri.
Infatti, Tma Italia ritiene che in Italia ci sia bisogno di maggiore competenza specialistica in questo settore, da mettere a servizio delle imprese non solo quando la crisi è conclamata ma anche durante le fasi preliminari e successive con l’obiettivo, nel primo caso, di evitare che si distrugga inutilmente del valore e, nel secondo caso, di mettere l’azienda nelle condizioni di avviare un nuovo percorso di sviluppo. All’estero esistono già certificazioni simili promosse sempre da Tma: la Us Ctp (Certified Turnaround Professional) negli Stati Uniti e l’Eactp (European Association of Certified Turnaround Professional) in Europa. Non ci si deve dimenticare che da giugno 2021 sarà in vigore la direttiva europea “Insolvency”.
Le certificazioni Tma sono complementari e non sostitutive o concorrenti con altre certificazioni o con l’appartenenza a un albo professionale.
Quanto allo svolgimento, il processo di certificazione Ictp non contemplerà, in questa prima fase, la partecipazione a corsi di formazione o il superamento di esami teorici.
Essendo focalizzato sull’esperienza concreta, prevede un percorso di selezione sui titoli acquisiti, sull’esperienza e su un colloquio con una commissione di professionisti esperti membri del board di Tma.
La volontà di Tma Italia è di poter avere sul mercato commercialisti certificati Ictp, avvocati certificati Ictp, revisori dei conti certificati Ictp eccetera.
Tma Italia vuole mettersi a servizio sia degli ordini professionali interessati al progetto di certificazione allo scopo di offrire un accrescimento dell’offerta di formazione e di opportunità professionali ai associati, sia delle istituzioni nella misura in cui questo progetto consenta di aumentare il bacino di soggetti idonei a portare realmente a termine con efficacia ciò che si propone il nuovo impianto normativo, ovvero la prevenzione della crisi e la tutela della continuità aziendale come presupposto per la creazione di maggior valore a beneficio non solo dell’azienda e dei dipendenti ma anche degli stessi creditori.